Dove trovare la Genesa di Piumarosa Artigianale?
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Partiamo dall’inizio: cos’è la GENESA di Piumarosa?
La Genesa è una scultura di geometria sacra, la quale si è rivelata particolarmente utile per la purificazione e l’energizzazione di ambienti, persone, animali, cristalli, piante, oli essenziali, rimedi omeopatici, rimedi vibrazionali, fiori di Bach, integratori, acqua da bere (anche se la volete informare), il cibo per abbassarne i pesticidi, la medicina tradizionale per alleviarne gli effetti collaterali, i tarocchi, ecc...
Non ha bisogno di essere purificata, perché è essa stessa che purifica, sempre che sia costruita bene seguendo le regole della geometria sacra; dopo questo, l’unica cosa fondamentale è entrare in CONNESSIONE con essa, e questo avviene semplicemente abbracciandola. È così che si crea il rapporto di fiducia.
Come si attiva?
Ognuno con le sue tecniche, ognuno con il suo metodo: ad esempio, se avete l’attivazione del Reiki potete usarlo; se siete soliti usare la meditazione, fatela; se abitualmente recitate i mantra fatelo senza paura, e così via. Oppure, se non avete altre idee, semplicemente ABBRACCIATELA, mettendoci dentro le mani. Volendo, potete anche darle un nome, ma ricordate: nulla è obbligatorio, fatelo solo se lo sentite veramente.
La purificazione
Affinché la Genesa attui il suo processo di purificazione ed energizzazione, non è sufficiente inserire semplicemente l’oggetto al suo interno, ma è necessario trasmetterle ESATTAMENTE cosa vogliamo fare. Ad es: IO VOGLIO che l’acqua sia informata con la parola Amore, IO VOGLIO che questo cibo sia purificato dai pesticidi.
Raccomando sempre di utilizzare la formula IO VOGLIO, perché così facendo si dà una indicazione univoca circa ciò che vogliamo.
Nel momento in cui ponete al suo interno qualsiasi cosa, questa va tenuta almeno 12 ore prima dell’utilizzo: ad esempio, metteremo all’interno della Genesa di Piumarosa il bicchiere con l’acqua ed il biglietto dell’informazione (es. Amore) la sera, bevendolo la mattina seguente; dopodiché, riempiamo subito di nuovo il bicchiere, e di nuovo lo beviamo la sera, e così via.
Per quanto riguarda gli ambienti, sappiate che anche la Genesa di diametro più piccolo (15cm) è perfettamente in grado di purificare un intero appartamento; ad ogni modo, se avvertite la necessità di un’azione purificatrice per ogni stanza, fatela: prendete la Genesa, la ponete nella stanza (ad esempio il salone) e le dite chiaramente IO VOGLIO che purifichi e energizzi il salone; dopo 3 o 4 giorni, ripeterete il procedimento nel bagno, poi nella cucina, e così via.
Discorso particolare vale per la camera da letto: in ogni casa si è instaurato un certo equilibrio energetico che, purtroppo, non sempre è positivo; questo equilibrio è fatto da tutto ciò che è stato scambiato a livello emotivo tra le persone, quindi baci, abbracci ma anche parole o peggio, sensazioni, non positive… se l’equilibrio non è positivo, l’arrivo della Genesa andrà sicuramente a stravolgerlo. Quindi, mentre durante il giorno non vi renderete conto di nulla, durante la notte questa azione di riequilibrio potrebbe disturbare il sonno. Il mio consiglio è quindi quello di metterla in camera da letto solo di giorno, almeno nei primi tempi, dicendo IO VOGLIO che purifichi ed energizzi questa stanza, e la sera cambiarle stanza, magari dopo averla abbracciata ed averle detto “IO VOGLIO fare un bel sonno ristoratore”.
Differenza tra Genesa e Pentasfera
Questa funzione di purificazione e di energizzazione viene svolta da tutte e due le sculture, ma mentre la Genesa , struttura più semplice a 4 cerchi, lavora sui chakra bassi, le Pentasfera, struttura più complesse a 6 cerchi, lavora sui chakra alti. Ciò significa che, se voglio accelerare la realizzazione dei desideri, li metterò in una Genesa, perché i desideri riguardano i chakra bassi: desideri materiali, salute, sessualità, successo, lavoro (1 chakra), gestione delle emozioni, capire e gestire quelle negative, migliorare e potenziare le positive (2 chakra), aumento della propria autostima, capire la propria posizione nel mondo (3 chakra), miglioramento relazioni con gli altri (4 chakra).
La tecnica dei 101 Desideri
Chiaramente, tenete sempre a mente che io vi parlo di quelle che sono le MIE esperienze personali; è fondamentale, nell’Universo, che ognuno trovi la PROPRIA via, anche x la formulazione dell’intento. Ad esempio, la tecnica dei 101 desideri di Igor Sibaldi con me ha funzionato perfettamente, ed è quella che io applico alla Genesa di Piumarosa. La trovate su youtube semplicemente digitando “Igor Sibaldi e la tecnica dei 101 desideri”. Come nota personale, aggiungo alcune riflessioni: Igor impone di scrivere 101 desideri, anzi 150, e poi sceglierne 101, che sono comunque un’enormità; già arrivati al 30° si avverte un senso di nausea; al 50° ti viene veramente da vomitare, e si può iniziare ad abbatterci. “Questa tecnica per me è troppo difficile” è il pensiero che dobbiamo scacciare dalla nostra mente, altrimenti rischiamo di abbandonare il quaderno e non guardarlo più. Quindi il mio consiglio è: se vi vengono anche solo 30, 50 o 100 desideri, attuatela ugualmente e CREDETECI alla stessa identica maniera, perché vedrete che comunque essi si avvereranno strada facendo e, soprattutto, andando avanti nella tecnica vi ritroverete comunque a chiedere l’impossibile.
Non siamo più capaci a desiderare, non siamo più capaci a chiedere “perché siamo stati abituati ad accontentarci”, a non pretendere; addirittura, siamo cresciuti con “l’erba voglio cresce solo nel giardino del re” ed è per questo che quando poi iniziamo una frase con IO VOGLIO, già ci sentiamo a disagio.
In realtà, dovremmo dire IO VOGLIO perché quello è ciò che IO VOGLIO per me, per il mio bene, per il mio futuro! Quindi usatela questa tecnica, anche se avete 10 desideri, che poi piano piano a mano a mano altre intuizioni arriveranno da sé: IO VOGLIO andare a camminare tutti i giorni, IO VOGLIO un corpo snello e sano, IO VOGLIO essere circondata da persone positive, IO VOGLIO essere e sentirmi amato, IO VOGLIO essere e sentirmi rispettata; arriveranno in continuazione, e senza accorgervene, sarete già arrivati ben oltre i 100…
Se poi ne avrete scritti 100, e quei 100 vi si realizzano e vi fanno sentire bene, perché farvi venire l’angoscia per raggiungere i 150? Scrivete con leggerezza, e per leggerezza non intendo superficialità, ma GIOIA; scrivete i vostri desideri con la gioia nel cuore.
Metteteci sempre l’emozione positiva: IO VOGLIO una relazione d’amore gioiosa ed appagante con un uomo sano e libero. Poi, se anche quella relazione io non la ho, già soltanto leggendo il desiderio così formulato starò bene, perché quella relazione d’amore io me la immagino, la dipingo davanti a me: noi, che camminiamo in spiaggia, mano nella mano, è un pensiero che mi fa stare bene, e mi costringe a tenere le mie vibrazioni alte.
Quindi leggeteli spesso, i vostri desideri, anche se Sibaldi raccomanda di non farlo fino a che essi non saranno in forma definitiva: infatti, io credo fermamente che, se dentro hai messo una emozione decisamente positiva, anche la loro semplice lettura ci farà stare bene, alzando le vibrazioni e facendoci avvicinare all’obiettivo della realizzazione. Ma sempre con leggerezza, poiché se già scrivere un desiderio è difficile, la vera sfida consiste nell’essere poi in grado di SGANCIARLO dai nostri pensieri abituali, e cioè di non crearci sopra un morboso attaccamento ed una soffocante aspettativa.
Quindi, riassumendo:
• Formulare i desideri seguendo le 10 regole e lasciandoci guidare da una emozione positiva;
• Leggerli spesso;
• Lasciarli scorrere liberi senza morbosità.
Chiaramente, potrebbe sembrare che ci sia una contraddizione tra il rileggerli ed il lasciarli andare, del tipo “più li rileggo, più ci penso”. Ed è qui che subentra la vera azione del nostro rapporto con la Genesa.
La Fede nella Genesa
Rileggere i desideri, si, ma senza attaccamento, ovvero: io li ho formulati correttamente, ogni tanto me li rileggo, ma poi li affido alla Genesa, mi metto seduta in poltrona e dico: IO NON SO COME, IO NON SO QUANDO, MA TANTO SO CHE ME LI FARAI ARRIVARE, perché è ciò che veramente voglio per me, per il mio futuro, per il mio bene.
Affidarsi completamente alla azione della Genesa è una questione di FEDE, nulla più. Per questo ho sempre dato importanza FONDAMENTALE alla necessità di entrare in connessione con lo strumento. E questo, può avvenire soltanto se ho la massima fiducia nell’azione della Genesa stessa: le sto affidando il mio futuro, il mio desiderio, la mia vita, quindi ci devo credere ciecamente. IO VOGLIO un lavoro appagante e soddisfacente. Scrivo il desiderio, lo affido alla Genesa, mando in giro i curriculum (qualcosa devo pur fare, non è che posso stare lì tutto il giorno in poltrona) ma poi non è che tutti i giorni mi chiedo: io ho fatto tutto, come è che il lavoro ancora non mi arriva?
Così facendo, infatti commetteremmo il più grave degli errori, cercando di esercitare un controllo fortissimo sulla azione della Genesa e sulla volontà dell’universo: perché già solo nel momento in cui te lo chiedi, l’Universo percepirà che non ti fidi di lui, e cerchi di controllarlo…
Quindi abbi fiducia, abbi fede: prima o poi il lavoro ti arriverà, nel modo più inaspettato, magari incontrando un’amica che ti dirà: sai, in quella azienda cercano personale: e così arriva il desiderio…
Allo stesso modo arrivano le intuizioni sui blocchi: come faccio a sapere che quel blocco era derivato da un “non mi sento in grado”… perché ti arriva, ad un certo punto, quando l’Universo ha deciso che è ora che tu capisca, magari per mezzo di una conversazione con un amico che incontri per strada, o magari mentre cuoci la pasta, mentre apri Facebook e leggi una notizia: in qualsiasi maniera, anche la più strana, inaspettata, ma quando sarà ora, ti arriverà…
La formulazione dei desideri
Quando andiamo a formulare un desiderio, non fermiamoci all’impedimento, ma andiamo oltre. Ad es. se mi fa male una spalla, non chiederò “IO VOGLIO che il dolore alla spalla cessi”, e nemmeno “IO VOGLIO la guarigione della spalla”, ma andrò ben oltre: formulerò il desiderio tenendo conto che quell’impedimento non esista e non sia mai esistito, chiedendo “IO VOGLIO andare a giocare a tennis il sabato pomeriggio con gioia e soddisfazione”, proiettandomi quindi da subito verso un immediato futuro, senza dolore, ed avvicinando le mie vibrazioni all’obiettivo finale.
Possiamo solo chiedere per noi stessi: non si può lavorare per gli altri, nemmeno per le persone che ci stanno particolarmente a cuore come i nostri figli, a meno che non ci venga espressamente richiesto
In quel caso, comunque, sarà necessario chiedere l’obiettivo preciso al richiedente, e formulare il desiderio in questo modo: “IO VOGLIO FARE IN MODO che x abbia una giornata di lavoro serena e soddisfacente”.
Notate la differenza: non IO VOGLIO, ma IO VOGLIO FARE IN MODO… sempre chiedere il permesso, poiché altrimenti andremmo a ledere il libero arbitrio della persona, cosa assolutamente da evitare: il ricevente stesso deve passare attraverso le sue esperienze, i suoi dolori, le sue malattie, per far sì che queste siano comprese. Non combattute, ma comprese. Se io impongo all’universo il corpo sano di una persona, lui guarirà, ma non comprenderà mai il motivo per cui quella malattia è arrivata!
Generalmente, una volta formulati tutti i desideri, si verifica che almeno un terzo di essi, nel breve periodo, è destinato a realizzarsi, e di solito questi sono i desideri sui quali non abbiamo nessun tipo di blocco; di certo ringraziamo l’universo, e accantoniamo, iniziando a concentrarci su quelli che non si sono ancora realizzati. Esaminiamoli, e tenendo in mano la Genesa (ma sarebbe meglio la Pentasfera in quanto è questo il suo lavoro specifico), andiamo a fare meditazione onde comprendere quale è il blocco, il condizionamento, il limite che ci sta impedendo la realizzazione. Quindi, chiederemo la guarigione di quell’impedimento (non me lo merito, non sono in grado, non valgo abbastanza…)
La Pentasfera è utile anche nei lavori spiritualmente più elevati, come scavi di theta healing, meditazioni trascendentali, ipnosi, regressioni, viaggi astrali, viaggi onirici (magari chiedendo una regolamentazione, un ordine), connessione con esseri superiori (conoscere il proprio angelo custode, conoscere presenze negative o positive nella casa…)
La vostra Genesa, le vostre regole
In realtà, a parte le regole per la formulazione dei desideri, lavorare con la Genesa è piuttosto semplice, tenendo sempre a mente una cosa ben chiara: NON SEGUITE LE REGOLE.
Questa è l’unica regola che vi do, a differenza di tanti altri costruttori di Genesa, che invece ne impongono una gran quantità.
Io, per prima, le ho seguite e le ho testate, e sono arrivata a questa semplice conclusione: se io seguo la regola, non mi ascolto più, perché nel momento in cui vado a seguire la regola che mi danno (esempio mettere l’intento in Genesa per un’ora al giorno tutti i giorni alla stessa ora) mi preoccupo di seguire solo quello che mi hanno detto, e perdo di vista la sua vera azione. Inoltre, quella regola magari va benissimo per la persona che l’ha scritta, ma non è detto che vada bene per me.
Quindi, non seguendo le regole, metto l’intento nella Genesa di Piumarosa e poi mi ascolto: non avendo una regola, sono COSTRETTA ad ascoltarmi, perché quello che va bene per me non è detto che vada bene per voi.
Inoltre, chi sono io per dirvi quanto tempo tenere nella vostra Genesa il vostro desiderio?
La Genesa di solito è di una persona: quella che l’ha voluta, quella che l’ha ordinata e acquistata, ma se quella persona è d’accordo può lavorare per tutta la famiglia, anche in contemporanea.
La Genesa lavora su più livelli, e su più persone allo stesso momento (es. io metto il mio quaderno dei desideri, mio marito la sua lista dei desideri e mia figlia l’acqua informata con i cristalli), sempre con il benestare del proprietario. In genere la Genesa di Piumarosa è sempre piena di richieste multiple, ma se in quel momento avete bisogno che un desiderio in particolare vada “sparato” (IO VOGLIO acquistare casa al prezzo proposto entro venerdì) togliete tutto quello che ci tenete lasciando solo quello; magari accendendo una candelina per dargli ulteriore luce.
La candela, così come le fasi lunari, sono solo acceleratori: se l’intento è formulato bene, ed è veramente quello che volete per il vostro bene e il vostro futuro, desideri di abbondanza vanno anche in fase calante; così come desideri di allontanamento e pulizia in fase crescente.
La candela si può mettere all’interno, o nelle Genesa più piccole, va bene anche accanto. Non è fondamentale il dove, è fondamentale dargli l’intento. Arriverete a un punto in cui non vi servirà più scriverlo, per adesso scrivetelo, ma arriverete ad un punto in cui glielo lancerete: TU LO SAI QUELLO CHE VOGLIO, VOGLIO QUELLO, PENSACI TU.
Posizione e collocazione della Genesa
Il lato QUADRATO della Genesa, si dice che sia il lato legato alle emozioni, ai sentimenti, la parte più femminile, quindi se la poggiate sul quadrato, si pensa che andrà a lavorare meglio su quel tipo di intenti: IO VOGLIO che la mia relazione con mio padre sia gioiosa e amorevole, ad esempio.
Il lato TRIANGOLO, invece, si dice sia legato alla vita materiale, denaro, successo, carriera, auto nuova…
Io sono convinta che in realtà, scoprirete presto che è raro che la Genesa lavori su un intento solo.
Poggiatela semplicemente dove vi sentite, dove vi fa stare meglio: state bene se è adagiata sul quadrato? Ok, allora quella è la sua posizione.
Non è così, allora giratela. Comunque, ASCOLTATEVI, e poi prendete la decisione.
Il posto all’interno della casa, la Genesa se lo sceglierà da sola, anche se essa non parla, ma comunica benissimo con voi…
Semplicemente, appoggiatela, dopo averla abbracciata, attivata, ecc… Poi, mettevi pure a fare un’altra cosa e se, quando ci passerete davanti, vi sentirete bene, allora quello è il posto giusto…
Altrimenti, chiaramente, andrà spostata…
Ecco, come si sceglie il posto, ed ecco come la Genesa comunica con voi: perché è la comunicazione che avete allacciato che è la cosa più importante
Ad esempio, con il tempo, vi renderete conto che ad un certo punto vorrete togliere un intento, senza un perché manifesto: semplicemente, l’ho tolto perché ho sentito di farlo. Non mi interessa più, o è arrivato a destinazione, o va modificato oppure è stato abbastanza energizzato.
Non vi ponete tante domande o dubbi: qualsiasi domanda, ponetela alla Genesa, e subito vi arriverà la risposta.
Come lavoro
Non scendo in laboratorio tutti i giorni: se sto male, e non mi sento al top, non costruisco. Voi aspetterete magari un giorno di più, ma il risultato sarà evidente, perché fa bene a me e agli altri.
Prima di iniziare a lavorare, purifico l’ambiente e la mia persona con palo santo, poi accendo l’incenso e metto la musica a 432Hz in cuffia. Costruire, per me, è una forma di meditazione, e durante il lavoro mi arrivano le intuizioni, i messaggi dalla mia anima, del mio Sé superiore.
Ad ogni creazione, nel momento in cui finisco di stringere l’ultima vite, viene apposto un cartellino con il nome della persona che ha deciso di adottarla. Così facendo, viene data alla scultura una informazione energetica, ed inizia sin da subito a lavorare per l’energia del proprietario.
Prova tangibile di questa affermazione è il fatto che Genesa “gemelle”, nate magari lo stesso giorno e prese dalla stessa identica barra di rame, iniziano dal momento del “battesimo” ad ossidarsi in maniera diversa a seconda dell’equilibrio energetico del destinatario.
Conclusioni
È sicuramente stato molto difficile, per me, preparare questo documento. Difficile perché, in realtà, sto cercando di fare qualcosa che non è possibile: fornirvi delle spiegazioni, delle istruzioni, delle modalità di uso, circa qualcosa che, per sua stessa natura, istruzioni d’uso non ne ha…
La Genesa è una entità a sé stante: decide lei; si muove, agisce da sola; i suoi effetti non dipendono solo da noi, dalle nostre azioni, ma da tutta una serie di variabili facenti capo all’Universo, ed alle sue meravigliose leggi non scritte.
Noi possiamo solo fare in modo di entrare in sintonia con lei, attivarla, comunicare con lei, beneficiare della sua azione purificatrice, ed esprimerle i nostri sentimenti più puri, aspettando poi che la Genesa, e l’Universo, decidano che è ora che i nostri desideri trovino la via, che si realizzino.
“La Genesa funziona cosi”, è la frase più insensata che qualcuno potrà mai dirvi…
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